mercoledì 23 febbraio 2022

Quiliano e l’arte postale: il progetto SACS

   SACS - SPAZIO ARTE CONTEMPORANEA SPERIMENTALE


Video della conferenza

Il Tavolo dei «postali» “La posta mai immaginata”
Lunedì 28 febbraio, ore 21.00-22.00
Quiliano e l’arte postale: il progetto SACS
Cristina SOSIO | Curatrice dello Spazio arte contemporanea sperimentale di Quiliano SV

Lunedì 28 febbraio alle 21.00, su piattaforma Zoom, ci sarà un nuovo incontro con “Il tavolo dei «postali»” e il percorso “La posta mai immaginata”, voluto da “Vaccari news”, Istituto di studi storici postali “Aldo Cecchi”, Museo storico della comunicazione e Unione stampa filatelica italiana.

Protagonista, la curatrice dello Spazio arte contemporanea sperimentale di Quiliano (Savona), Cristina Sosio; proporrà “Quiliano e l’arte postale: il progetto SACS”. 

L’iniziativa nasce nel 2005 grazie all’assessorato alla cultura cittadino; intende valorizzare le potenzialità del territorio e creare quindi occasioni espositive, divulgative e didattiche inerenti alla ricerca più avanzata nel campo delle arti visive. Nel tempo è stato dato ampio risalto all’arte postale con la creazione, a cadenza biennale, di progetti nazionali e internazionali. 

Partecipazione libera su piattaforma Zoom.
I dati di accesso vanno richiesti a museo.comunicazioni@mise.gov.it 

“Il tavolo dei «postali»”


Qui di seguito i link per vedere o rivedere su Youtube gli incontri precedenti:

Marginal Artistamps History - 28 Febbraio-24 Aprile 2022

SPAZIO OPHEN VIRTUAL ART GALLERY

Dal 28 Febbraio 2022 al 24 Aprile 2022

TITOLO: “Marginal Artistamps History” the alternative artist philately

Opere 1924 - 2021

LUOGO: SALERNO
INDIRIZZO: Via S. Calenda 105/D
ORARI: tutti i giorni dalle 00.00 alle 24.00
CURATORI: Sandro Bongiani
TELEFONO PER INFORMAZIONI: +39 3937380225
E-MAIL INFO: bongianimuseum@gmail.com
SITO UFFICIALE: http://www.collezionebongianiartmuseum.it/



La mostra vuole indagare un diverso approccio all’arte e alle ricerche in atto. Dopo la Collettiva Internazionale “ARTISTAMPS / Interfolio all’Encyclopedie Covid-19”, del 2020 sul problema urgente della pandemia capitalistica globale da Coronavirus, ecco un'altra rassegna dal titolo “Marginal Artistamps History”, una sorta di breve storia dell’artistamps svolta con una lettura puntuale di come intendere il francobollo d’artista. Un'indagine a tutto campo di come si è sviluppata la ricerca dell’artistamps nel corso di circa cento anni di proposte internazionali da parte degli artisti “marginali attivi” interessati a una diversa creatività non uniformata al sistema ufficiale dell’arte. Lo scopo della mostra è far conoscere meglio la creatività marginale degli artisti di frontiera. Insomma, una sorta di pagina storica di come si è evoluta nel tempo questa pratica, spesso pensata come interferenza riflessiva e poetica capace di viaggiare e percorrere il mondo e far riflettere sui temi di un momento reale o fantastico della vita.

Con il termine Artistamps, si intendono i "francobolli d'artista", le creazioni grafiche degli artisti (francobolli errati, non ufficiali e non postali) che orbitano di preferenza nella Mail Art, nella Poesia visiva e più in generale nella cosiddetta arte Concettuale, opere che ricordano e interpretano in maniera originale le affrancature emesse dai Servizi postali ufficiali delle varie nazioni. Perché possano venire considerati francobolli d’artista (artistamps), i lavori devono avere forma di francobollo, la dentellatura, la piccola dimensione, l’utilizzo della carta gommata, che poi questa forma base venga spesso stravolta fa parte dell’operazione artistica, sempre nel limite che essa sia ancora riconoscibile e quindi possa essere ancora recepita visivamente. Per far sì che un limite venga davvero superato occorre che ci sia la premessa e quindi l’illusione di avere in mano un “francobollo”. Tuttavia, se sono “in forma di francobollo”, non vuol dire necessariamente che i francobolli d’artista “lo sono davvero” come afferma giustamente in un suo intervento Mirella Bentivoglio, pertanto, non sono da considerarsi semplici creazioni tipografiche a valore legale in funzione di una reale spedizione postale.

Le opere di Artistamps, spedite per posta sono la chiara testimonianza di un viaggio che si arricchisce sempre più di nuove proposte comunicative divenendo parte dell'opera stessa. Ecco svelato il potere trasformatore e liberatorio della parola “”artistamps” capace di condividere, provvisoriamente la forma di un francobollo per indicare una funzione momentanea, per poi, magari trovare subito un diverso ordine e sbocco linguistico, divenendo molto spesso efficace messaggio poetico in grado di superare barriere e limiti fittizi. L’aggiunta di un timbro al francobollo su una busta, rielaborato in un formato decisamente diverso rispetto ai francobolli ufficiali in corso dei servizi postali alla fine vanno a decretare un diverso stato di appartenenza portando una sorta di riflessione sulle immagini e sui segni di un momento reale o fantastico del vivere.

Tutto nasce come fenomeno artistico “underground” con le prime proposte degli anni 20 nate da un “errore filatelico” di Giacomo Balla, e soprattutto dal 1937 in poi, da alcuni pionieri di questa forma come per esempio Karl Schwesig e Michael V. Hitrovo. Solo negli anni ’60, con la diffusione della Mail Art, ideata da Ray Johnson condividendo le proposte del movimento Fluxus: una forma d’arte essenzialmente e totalmente svincolata da giochi di potere e libera da qualsiasi logica produttiva si poté assistere a una diffusione di questa pratica che nel 1982 Thomas Michael Bidner coniò il termine “Artistamp”.

In questa rassegna internazionale vengono presentate 72 opere dei principali artisti storici e da importanti autori contemporanei ancora attivi. Dai francobolli del 1924 di Giacomo Balla ai primi artistamps dell’artista espressionista tedesco Karl Schwesig, dal russo Michael V. Hitrovo al francese Yves Klein, Ray Johnson, George Maciunas, Guglielmo Achille Cavellini, Clemente Padin, Lamberto Pignotti, Enzo Benedetto, E. F. Higgins III, Guy Bleus, Edwin Varney, Paolo Scirpa, Shozo Shimamoto, Ruggero Maggi, Jas W Felter, Ben Vautier, John Held JR, Anna Banana, Piermario Ciani, Ryosuke Cohen, Irma Blank, RCBz, BuZ Blurr, Carl T. Chew, Darlene Altschul, Chuck Welch, Marcello Diotallevi, Matthew Rose, Vittore Baroni, Ruud Janssen, Pascal Lenoir, Otto D Sherman, Anna Boschi, Crackerjack Kid, Mauro Molinari, Ko De Jonge, Gyorgy Galantai, John M. Bennett, Michael Leigh, e persino Mirella Bentivoglio, fino agli artisti contemporanei di oggi. Sono presenti in mostra le opere della Collezione Bongiani Art Museum di Salerno e anche diverse opere storiche di importanti istituzioni e collezioni private.

72 ARTISTI PRESENTI A QUESTA RASSEGNA INTERNAZIONALE DI ARTISTAMPS

Giacomo Balla, Italia I Karl Schwesig I Germania I Michael V. Hitrovo, Russia I Ives Klein, Francia I Ray Johnson, USA I George Maciunas, USA I Lamberto Pignotti, Italia I Guglielmo Achille Cavellini, Italia I E. F.Higgins III, Usa I Clemente Padin, Uruguay I Enzo Benedetto e Giulio Lotti, Italia I Guy Bleus, Belgio I Edwin Varney, Canada I Mirella Bentivoglio, Italia I Paolo Scirpa, Italia I Shozo Shimamoto, Giappone I Ruggero Maggi, Italia I Jas W Felter, Canada I Ben Vautier, Francia I John Held JR, Usa I Anna Banana, Usa I Piermario Ciani, Italia I Ryosuke Cohen, Giappone I Irma Blank, Italia I RCBz, - Usa I BuZ Blurr, Usa I Carl T. Chew, Usa I Darlene Altschul, Usa I Chuck Welch, Usa I Marcello Diotallevi, Italia I Matthew Rose, Francia I Vittore Baroni, Italia I Ruud Janssen, Olanda I Pascal Lenoir, Francia I Otto D Sherman, Usa I C. Mehrl Bennett, Usa I Anna Boschi, Italia I Dmitry Babenko, Russia I Crackerjack Kid, Usa I Greta Schodl, Austria I Alexander Kholopov, Russia I Marina Salmaso, Danimarca I Bobo Bianchi, Italia I Giovanni Bonanno, Italia I Michel Della Vedova, Francia I Mauro Molinari, Italia I Natalie Lamanova, Russia I Willie Marlowe, Usa I Daniel Daligand, Francia I Domenico Ferrara Foria Italia I On Boy Mailart, Usa I Ko De Jonge, Olanda I Giancarlo Pucci, Italia I Gyorgy Galantai, Ungheria I Picasso Gaglione, Usa I Jurgen O. Olbrich, Germania I John M. Bennett, Usa I Valery Shimanovsky, Russia I Michael Leigh, Gran Bretagna I PtrziaTictac, Germania I D.C. Spaulding, Usa I Remy Penard, Francia I Ferrari Ezio, Belgio I Fernanda Fedi, Italia I Gianni Romeo, Italia I Gino Gini, Italia I Emilio Morandi Italia I Claudio Grandinetti, Italia I Serse Luigetti, Italia I Antonio Sassu, Italia I Alfonso Caccavale, Italia I Pablo Dorico Sempere, Danimarca.

Opening sabato 19 febbraio 2022 h. 18:00

Ruggero Maggi - 17 marzo-20 maggio

IL PROGETTO E' ARTE
Mostra dell'artista Ruggero Maggi presso la galleria HOTEL DADA



Dando inizio al programma espositivo di quest'anno la galleria argentina HOTEL DADA presenterà una mostra personale dell'artista Ruggero Maggi che inaugurerà il 17 marzo.

La mostra, intitolata The Project is the Art è la prima che la galleria ha dedicato a una mostra personale. Ruggero Maggi è riconosciuto come uno dei maggiori referenti mondiali del network della mail art, organizzatore e curatore di diversi progetti internazionali. La sua ricerca nell'ambito della mail art, di particolare interesse per la galleria argentina, percorre un percorso di profondo umanesimo e impegno nella difesa delle cause associate alle ingiustizie sociali, politiche ed ecologiche. Pertanto, di grande attualità, tra gli altri, sono progetti come L'Amazzonia deve vivere rivolto alla conservazione ecologica di quest'area del mondo (di cui la mostra presenta una serie di artistamps) e Padiglione Tibet, volto a rendere più consapevoli della situazione storica dell'oppressione in Tibet, progetto che è stato presentato a partire dal 2011 in più edizioni parallelamente alla Biennale di Venezia.

La mostra esporrà opere di copy art, artistamps, poesia visiva, libri d'artista, video art e mail art, offrendo un ampio panorama delle diverse modalità artistiche sviluppate da Maggi.

Ideato e fondato nel gennaio 2020 dagli artisti Silvio De Gracia e Ana Montenegro, HOTEL DADA è una galleria specializzata in mail art e poesia sperimentale. Si trova nella città di Junín, in provincia di Buenos Aires, e da lì si proietta come spazio espositivo, documentazione e centro di ricerca. Attraverso la sua etichetta editoriale “HOTEL DADA editore” la galleria è anche orientata all'edizione e distribuzione di riviste, libri d'artista, cartoline, opuscoli, pubblicazioni di poesia visiva, mail art e di diverse esperienze di edizioni ampliate.

Secondo il suo profilo curatoriale HOTEL DADA è impegnato nella divulgazione, esposizione e produzione teorica di espressioni considerate marginali, intendendo il marginale come una categoria estetico-politica. L'intento è quello di contribuire al riconoscimento di eventi legati ai francobolli e timbri d'artista, riviste assemblate, poesie-oggetto, libri d'artista, sticker art, manifesti artistici, poesia visiva, videopoesia, poesia d'azione, poesia fonetica e sonora, collage,copy-art, tra le tante altre proposte che espandono i limiti delle arti visive.

La mostra di Ruggero Maggi segna l'inizio di un ciclo di mostre che la galleria dedicherà ai grandi esponenti della mail art e della poesia sperimentale.
Inizia il 17 marzo ed è visitabile fino al 20 maggio

HOTEL DADA Base de Arte Correo y Poesía Experimental
Chávez 69, Junín, Buenos Aires, Argentina
dadahotel@hotmail.com

Direttore/fondatore: Silvio De Gracia
Direttore artistico/designer: Ana Montenegro

Fiber Art And... THE CITY - 25 febbraio-7 aprile 2022



SANDRO BONGIANI VRSPACE - 19 febbraio-16 aprile 2022

 SANDRO BONGIANI VRSPACE

Mostra Antologica di RCBz, l’arte tra ironia, satira e immaginazione

Anthological Exhibition by RCBz, "Art between allegory, satire and imagination".

 Opere  1970 - 2021

a cura di Sandro  Bongiani

Dal 19 febbraio 2022 al 16 aprile 2022

 

Sabato 19 febbraio 2022 alle ore 18.00 la  galleria SANDRO  BONGIANI VRSPACE è lieta di inaugurare la Mostra Antologica di RCBz, l’arte tra ironia, satira e immaginazione.

 


Dopo  decenni  di ricerca artistica  di digital art e teoria dell’arte,  nell’era del fenomeno  dei NFT  sottovalutiamo  ancora oggi il  ruolo svolto dagli artisti che dagli anni 70 in poi, come nel caso di RCBz, che per un desiderio di autonomia, hanno svolto ricerche e proposte alternative utilizzando la tecnologia e il computer  assai poco concilianti rispetto alle ipotesi prospettate dal  sistema ufficiale dell’arte. L’artista americano RCBz ha sempre vissuto nell'anonimato nonostante sia considerato uno dei migliori creatori di collage digitali in circolazione al mondo. Da diversi decenni RCBz utilizza l’immagine e la stampa digitale per creare l’opera utilizzando una sorta di eterotopia trascorrente tra spazio reale e spazio mentale, tra sintesi e essenza poetica. 72 opere in mostra che abbracciano gran parte del suo lavoro, dai collage degli anni 70’ fino alle opere poetiche del 2021 con una visione sempre tesa a rappresentare la realtà  tra ironia, satira e storia dell’arte.

Una indagine originale nata negli anni 70 sotto forma di collage, evoluta  successivamente con il digitale tra materialità e immaterialità.  Interessato al surrealismo, dal 2007 in poi ha formulato  una sua personale weltanschauung carica di relazioni e di accostamenti inconsueti. Proprio in questi anni nascono opere di grande bellezza e fascino come per esempio “Count and Mrs Masque”, del 2008, “Anita Berber del  2011, oppure,  la serie di opere “Tictac Fin” del 2014. Sono del 2017 le opere digitali in cui ironizza sui politici americani e soprattutto su Trumph rappresentato in tante opere del 2017 a oggi. In questa sua antologica per la prima volta in Italia, sono presenti 13 opere inedite del 2021 create appositamente in omaggio al grande artista americano Ray Johnson.

La sua arte “super-realista” tratta la realtà  frammentando e ricomponendo l’opera in modo altamente visionaria. Una rappresentazione del tutto originale della realtà, con una straordinaria carica visionaria delle cose raccontata in modo poetico tra fantasia, ironia e immaginazione. Non si tratta semplicemente di puro e semplice riporto di immagini digitali perché non rappresenta la pelle semplicistica del mondo esterno, gli oggetti, le cose, ma il non visto s/velato attraverso frammenti di immagini  volutamente recuperati e  interpretati per mezzo l’elaborazione  combinatoria digitale. Il risultato ottenuto è aver prodotto nel corso di diversi anni di lavoro nuove situazioni di tipo immaginifico destrutturate e nel contempo ricomposte del tutto nuove. Alla fine sta solo allo spettatore saper decifrare e decriptare le immagini prodotte dall’artista. Un chiaro atteggiamento decisamente visionario della realtà in una commistione di elementi che di fatto alterano il normale rapporto delle cose trasformandosi in qualcosa di altro, mai esistito  e molto più concreto. Queste  riflessioni mentali nascono e vivono in questo anestetizzato contesto storico-sociale carico di grande incertezza e disumanità in cui si confezionano incomprensioni, ingiustizie e reiterati condizionamenti sociali. 

 

Si ringrazia l’Archivio RCBz del Minnesota,  e la Collezione Bongiani Art Museum di Salerno per aver permesso la realizzazione di questa importante mostra antologica.