giovedì 3 dicembre 2020
Carlo Iacomucci
di Patrizia Minnozzi
L'incontro tra musica e pittura ha da sempre affascinato artisti, musicisti, filosofi e scrittori, soprattutto per capire la connessione tra arte e suoni, tra colori, emozioni e note musicali.
Carlo Iacomucci e Roberto Cavallo: due artisti che si incontrano e, fondendo la loro arte, ricca di estro, musica e colori, danno vita ad una performance artistica, in cui i dipinti dell’uno sono accompagnati da una piacevolissima composizione musicale dell’altro, mettendo in evidenza la dimensione universale e trascendente dell'arte, che non si può contenere dentro recinti o confini.
Incisore e pittore l'uno, musicista e percussionista l'altro: due personaggi che si completano e intersecano l'uno nell'altro, avendo la stessa idea comune dell'arte. Entrambi gli artisti, attraverso l’interconnessione fra colore e musica, trasportano lo spettatore in una dimensione lirica e onirica, che trascende la realtà quotidiana e va verso l'infinito. Carlo Iacomucci, utilizza con sapiente maestria colori e segni su tela e su carta per rappresentare figure, gocce, tracce e oggetti immersi in vortici ventosi, che rappresentano realtà virtuali e reali al tempo stesso. Roberto Cavallo, invece, attraverso un lavoro di ricerca che riguarda l'associazione fra suoni e colori, utilizza la musica e il ritmo per accompagnare forme d'arte e concetti carichi di contenuti. Entrambi si servono della potente forza espressiva dell’arte: Iacomucci utilizza le immagini per rappresentare l'intima connessione della natura con la realtà che lo circonda, mentre Cavallo utilizza le note musicali, per dare voce a pensieri e concetti attuali e contemporanei, creando immagini ricche di significati in una piacevole danza fluttuante nello spazio. I due artisti si completano a vicenda, perché l’uno dà voce, con le sue note ritmate, alle immagini dell’altro. Iacomucci è l'occhio curioso dell'artista, che si affaccia sul mondo e ne capta il bene e il male, mentre Cavallo, rappresenta l’orecchio che rende, udibili e concreti, i concetti e i pensieri che hanno sede nella sua mente. Quando si scrive musica ispirata da un’immagine o da una tonalità di colore, basta un momento per creare un’emozione e tracciarla su di uno spartito; così come dall’ascolto di un brano, frutto di ritmi sincopati e armonici, nasce l’idea di un dipinto o di una creazione artistica.
In Cavallo troviamo un tipo molto particolare di musica, in cui si esalta soprattutto l’aspetto “fisico” delle note: esse vengono viste non soltanto come suoni, ma anche come ritmo e cadenza. Si tratta, nello specifico, di una forma di melodia visiva, cioè una sorta di fusione fra pittura e musica, che potrebbe anche chiamarsi “pittura musicale”. In pratica, attraverso l’associazione fra suoni e colori, l’immagine artistica, ma soprattutto il colore, diventa composizione musicale multimediale.
E' sulla base di queste tematiche che si basa il progetto “Composizioni multimediali”, incontro tra l’arte del Maestro Carlo Iacomucci e la musica di Roberto Cavallo, che insieme hanno dato vita ad una performance unica e particolarissima. Mentre le note della musica di Cavallo si diffondono nell’aria, Iacomuci disegna forme astratte giocando su colori, forme e chiaroscuri dinamicamente modificati dalla melodia, ricca di sonorità e ritmi jazz e sincopati che lasciano spazio alla percezione personale del maestro. L’armonia del componimento multimediale è perfetta tanto che, come traspare dal video (fruibile sul canale YouTube), colori e note sembrano incontrarsi e così, i colori ricchi di vitalità, caldi, freddi, vivaci e irrequieti si mescolano sulla tela seguendo le note della performance musicale di Cavallo. Praticamente, il colore è il ‘veicolo’ con cui vengono portate a destinazione le emozioni che, successivamente, il musicista traduce in toni e vibrazioni sonore.
Con questo componimento multimediale, quasi come in un gioco, Cavallo ha voluto provare a raccontare le emozioni attraverso immagini e musica, con un risultato assolutamente bello e gradevole!
N.B. il video completo si può vedere su Youtube e scrivere: (composizione multimediale di roberto cavallo e carlo iacomucci).
per info: robertocavallo9@virgilio.it – carloiacomucci@libero.it
MAURO MOLINARI - 5 dicembre 2020-14 marzo 2021
Libro d’artista 2007 (particolare) carte dipinte su legno, motivo tessile dal Piviale di Pio II, Inghilterra XII sec.
SPAZIO
OPHEN VIRTUAL ART GALLERY
“TEXTURES - Racconti e
trame per un immaginario gentile”
Ciclo
di opere ispirate ai motivi tessili con opere del 1994 - 2007
a cura di Sandro
Bongiani
Preview: 4 dicembre 2018
dal 5 dicembre 2020 al 14 marzo 2021
L’evento partecipa
alla giornata del contemporaneo
promossa da AMACI
Associazione dei
Musei d'Arte Contemporanea Italiani
Il
percorso di Mauro Molinari, in circa un cinquantennio di lavoro, è
contrassegnato da cicli diversi, come quelli dedicati all’informale, alla
poesia visiva, ai libri d’artista, alla reinterpretazione degli antichi motivi
tessili e nell’ultimo quindicennio al racconto della realtà urbana. Una lunga e appassionata ricerca contrassegnata da momenti
diversi, tra filo, trama, intreccio e contrappunto, con un’attenzione assidua
sulla presenza che apre un varco nel
tempo e sul vuoto spaziale in un intreccio di momenti e tempi diversi alla
ricerca della relazione e dell’equilibrio per manifestarsi. Alla fine,
l’intreccio diviene filo conduttore di storie e di significati che si dipanano
in un viaggio carico di suggestioni e vibrazioni poetiche suggerite per frammenti
di senso.
A partire dagli anni 90, i motivi tessili rielaborati come
segni, frammenti e presenze simboliche di forme naturali, vegetali e persino
araldiche prendono forma fantastica su carte e tele, su preziosi libri
d’artista, teatrini, abiti di carta, scarpe, cravatte e anche paramenti liturgiche,
paliotti e pianete.
Sandro Bongiani nella presentazione in catalogo scrive: “Un
universo assai complesso dettato da una specifica motivazione alla ricerca
dell’invenzione creativa e dell’interpretazione fantastica. Il tutto avviene in
circa 15 anni di lavoro con una pittura lieve e insostanziale che si deposita
sulla pelle velata e fragile della carta per divenire sfuggente apparizione.
Libri teatro di carta dipinta su tessuto, libri oggetto, libri giocattolo, libri a
rilievo da aprire e libri d’artista non sfogliabili che purtroppo non possiamo mai
aprire, nelle sue mani tutto diventa favola e racconto ordito tra filamenti e
trame di apparizioni che si stabilizzano nello spazio provvisorio della
pittura, in un tempo sospeso e precario in cui l’immaginazione s’incarna alla
ricerca dell’invenzione. Da questo incanto nascono presenze assorte nate tra le
trame e i vagiti di remoti tessuti per divenire delicati racconti poetici di una realtà tutta contemporanea.
Una
lunga e proficua stagione creativa “tessile”
in cui l’artista è intento a indagare in modo assiduo un possibile recupero
della memoria e a svelare le simbologie e i grovigli della vita con una verve
visionaria in cui le coordinate del tempo e dello spazio si dilatano e perdono
le loro abituali caratteristiche logiche in vista di nuove associazioni e
traiettorie. La traccia di un suggerimento di memoria può ora finalmente
distendersi tra la fragile carta e i brani
di tessuto reale e divenire “ordito
gentile”, trama e frammento di racconto che si libera dalle costrizioni in una
narrazione a più livelli di lettura che s’intersecano e convivono. Solo in
questo modo i frammenti del passato possono prendere forma e divenire materia lirica
in rapporto alla vita, in un
succedersi cadenzato e assorto di accadimenti e di intrecci allusivi che
emergono da un tempo remoto per divenire contemporaneità e soprattutto essenza concreta di assoluto”.
Studio: Interno 5, via Paolina 25, 00049 Velletri (RM) Italia, info: cell. 328 6947561 www.facebook.com/mauro.molinari.73 e-mail: arte@mauromolinari.it web: www.mauromolinari.it sito web storico: www.caldarelli.it/molinari.htm